industria 4.0 credito imposta 2021

Proroga di altri due anni per gli incentivi industria 4.0: credito d’imposta 2021 rafforzato dal 40% al 50% e nuovi crediti d’imposta al 10% per gli investimenti in beni materiali ed immateriali NON 4.0. Queste, in estrema sintesi, le novità della Legge di bilancio 2021. Ma andiamo con ordine.

DDL di bilancio 2021

Attualmente il Governo sta scegliendo come destinare le risorse previste dal Recovery plan per l’Italia e, al contempo, si appresta a varare la legge di bilancio 2021. Come ogni anno, è presumibile che il testo arrivi in Gazzetta Ufficiale tra Natale e Capodanno (…quest’anno in quel periodo avremo tutti un sacco di tempo da passare in casa…aspetteremo il testo con ansia).

Sulla base del disegno di legge di bilancio 2021 sul sito del Mise sono state pubblicate le prime indicazioni sul credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali a valere per gli anni 2021 e 2022.

Industria 4.0 credito imposta 2021

Il nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0 è il primo mattone su cui si fonda il Recovery Fund italiano. L’investimento consiste in circa 24 miliardi di Euro per una misura che diventa strutturale e che vede il potenziamento di tutte le aliquote di detrazione e un importante anticipo dei tempi di fruizione.

Il nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0 si pone due obiettivi fondamentali:

  • Stimolare gli investimenti privati;
  • Dare stabilità e certezze alle imprese con misure che hanno effetto dal 16 novembre 2020 al 30 giugno 2023.

In particolare, si segnala che:

  • la decorrenza della misura è anticipata al 16 novembre 2020;
  • è confermata la possibilità, per i contratti di acquisto dei beni strumentali definiti entro il 31/12/2022, di beneficiare del credito con il solo versamento di un acconto pari ad almeno il 20% dell’importo e consegna dei beni nei 6 mesi successivi (quindi, entro giugno 2023).

Misura del credito d’imposta 2020

Per il 2020 il credito d’imposta per i beni ammortizzabili è previsto:

Misura del credito d’imposta 2021-2022

Dal 2021, invece, la misura viene rafforzata, ampliandone l’ambito oggettivo.

  • Incremento dal 6% al 10% del credito d’imposta beni strumentali materiali per il solo anno 2021;
  • Incremento dal 6% al 15% per investimenti effettuati nel 2021 per implementazione del lavoro agile;
  • Estensione del credito ai beni immateriali NON 4.0 con il 10% per investimenti effettuati nel 2021 e al 6% per investimenti effettuati nel 2022.

Per quanto riguarda i BENI MATERIALI RIENTRANTI NEL PIANO INDUSTRIA 4.0 (ALLEGATO A citato in precedenza):

  • Per spese inferiori a 2,5 milioni di Euro: nuova aliquota al 50% nel 2021 e ritorno al 40% nel 2022;
  • Per spese superiori a 2,5 milioni di Euro e fino a 10 mln: nuova aliquota al 30% nel 2021 e 20% nel 2022;
  • Per spese superiori a 10 milioni di Euro e fino a 20 milioni è stato introdotto un nuovo tetto: aliquota al 10% nel 2021 e nel 2022.

Per quanto riguarda infine i BENI IMMATERIALI RIENTRANTI NEL PIANO INDUSTRIA 4.0 (ALLEGATO B citato in precedenza):

  • Incremento dal 15% al 20% del credito d’imposta spettante;
  • Massimale passa da 700 mila Euro a 1 milione di Euro.

Utilizzo del credito d’imposta 2021

Oltre alla proroga e al rafforzamento della misura viene anche velocizzato l’utilizzo del credito d’imposta in compensazione.

  • Per gli investimenti in beni strumentali materiali e in beni immateriali NON 4.0 effettuati nel 2021 da soggetti con ricavi o compensi minori di 5 milioni di euro, il credito d’imposta è fruibile in un anno;
  • È ammessa la compensazione immediata (dall’anno in corso) del credito relativo agli investimenti in beni strumentali;
  • Per tutti i crediti d’imposta sui beni strumentali materiali, la fruizione dei crediti è ridotta a 3 anni in luogo dei 5 anni previsti a legislazione vigente nel 2020.

Dubbi sulle diciture in fatture per fruire dell’agevolazione? Qui trovate un approfondimento per il credito d’imposta 2020.

 

 

 

 

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